E’ il 1968, e nelle vigne di San Felice i tempi sono maturi: il primo Supertuscan mai prodotto nel Chianti Classico, Vigorello, nasce come Sangiovese in purezza.
Una nascita che ha rappresentato sia il punto di rottura con un sistema di produzione tradizionale, che quello di partenza verso la valorizzazione e lo sviluppo di un intero territorio e del suo vitigno d’elezione.
Dalla nascita ad oggi, Vigorello ha compiuto un lungo, avvincente percorso, in costante evoluzione attraverso la definizione degli uvaggi che ne determinano lo “stile” e che lo conducono ai giorni nostri: nel 1979 il sodalizio tra Sangiovese e Cabernet Sauvignon; nel 2001 l’inserimento nel blend di Merlot, che nel 2006 sostituirà interamente il Sangiovese; nel 2011 la svolta, con l’introduzione del Pugnitello, vitigno autoctono riscoperto attraverso gli studi nel Vitiarium, che da allora compone, insieme a Merlot, Cabernet Sauvignon e Petit Verdot, il blend di Vigorello, segnandone l’unicità e il ritorno alle radici toscane più autentiche.